“Ho sposato un’aliena” ma ho litigato con la fisica – Fisica nei film

My_stepmother_is_an_alienMi sono imbattuto nel film “Ho sposato un’aliena” (titolo originale “My Stepmother Is an Alien”), film americano del 1988, interpretato da Dan Aykroyd (Steven) e Kim Basinger (Celeste). Steven è un fisico che si occupa di radioastronomia (lo studio dell’universo attraverso antenne giganti, utilizzando segnali elettromagnetici nelle frequenze radio). Steven sta lavorando all’invio di segnali radio nello spazio per cercare vite extraterrestri, e qualcosa va storto. I segnali giungono sul Pianeta dal quale Celeste proviene, diventano una minaccia, aumentandone la gravità. Celeste viene inviata sulla Terra (dopo giorni) per indagare sulle ricerche di Steven.

Troviamo varie cose che non tornano. All’inizio dicono di inviare segnali a 92 anni luce di distanza, e cioè la distanza che la luce percorre in 92 anni, ne riparlerà anche Celeste quando svelerà la sua identità, localizzando il suo Pianeta proprio a 92 anni luce dalla Terra. Ma quando l’esperimento va storto, Steven dice di aver superato la velocità della luce, e che i segnali sono arrivati in un’altra galassia (?). Quindi questo Pianeta è a 92 anni luce (e cioè ben all’interno della nostra Galassia) o in un’altra galassia? O l’una o l’altra. C’è un po’ di confusione. Gli autori del film provano ad essere seri, fanno accennare la questione a Steven, ma nei fatti si dimenticano che la velocità delle onde elettromagnetiche (delle quali luce visibile, infrarosso, ultravioletto, raggi X, raggi gamma e radio fanno parte) è finita e hanno poco chiare le distanze in gioco. Qualsiasi segnale elettromagnetico (e quindi quello radio inviato da Steven) viaggia ad una velocità di 300000 km/s. Ad esempio, una delle galassie più vicine è la Galassia di Andromeda, che dista 2.5 milioni di anni luce. Questo significa che il segnale impiega 2.5 milioni di anni per arrivare dalla Terra ad Andromeda, o viceversa (non vi dico quanto tempo impiegherebbe un aereo). E anche se il pianeta fosse a 92 anni luce (come dice Celeste e non abbiamo motivi per non crederle), la luce680px-EM_Spectrum_Properties_it.svg impiegherebbe 92 anni per arrivare. Quindi Celeste non avrebbe potuto ricevere il segnale e arrivare sulla Terra dopo così poco tempo dall’incidente occorso al radiotelescopio. Gli autori provano in qualche maniera a giustificare il tutto attraverso un superamento della velocità della luce (anche se servirebbero velocità migliaia di volte più grandi del limite di 300000 km/s), fatto che violerebbe la Relatività Ristretta.

 

 

2 pensieri su ““Ho sposato un’aliena” ma ho litigato con la fisica – Fisica nei film

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