L’Astrofisica in 1 minuto: il format

In questo blog parlerò di Astrofisica in un modo particolare, cercando di essere diretto, conciso e di usare uno stile giornalistico, anche con citazioni ad argomenti o fatti che con l’Astrofisica c’entrano poco.

logo_newL’interesse di un lettore è difficile da conquistare, e diventa ancora più difficile se il contenuto che si vuole presentare è prolisso. A meno che il lettore non abbia un interesse elevato in quello che sta leggendo, necessita di un contenuto fruibile in maniera veloce e che gli permetta di recepire una serie di concetti base o almeno di soddisfare la sua curiosità. E l’utente dei social network è ancor più esigente da questo punto di vista. Per l’esperienza che ho maturato nello scrivere del Napoli su La mia sul Napoli, dopo poche righe il lettore medio si annoia. E lo stesso accade nel mondo accademico scientifico, se un articolo supera un certo numero di pagine.

Un lettore riesce a leggere circa 100-200 parole al minuto, riuscendone ad apprendere il contenuto, e ne servono 200-400 al minuto per averne una comprensione generale (questo tipo di lettura si chiama rauding), una lettura meno attenta consente un maggior numero di parole, si parla in questi casi di skimming e scanning (fonte wikipedia).

Quindi, ecco l’idea di creare un format per un blog di astrofisica che prevede articoli che conterranno meno di 400 parole. Il riferimento al minutaggio e non al numero di parole fornisce un’immagine ancora più chiara del format di questo blog, il lettore dedicherà all’articolo soltanto 1 minuto della sua giornata, o anche meno.

Questo articolo contiene circa 260 parole.

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