Proxima b, il pianeta extrasolare più vicino, si fa per dire vicino

Artist's impression of the planet orbiting Proxima CentauriE’ stato scoperto un pianeta simile alla Terra (quindi con probabilità non nulle di ospitare la vita) intorno a Proxima Centauri, il suo nome è Proxima b (qui per maggiori dettagli). Proxima Centauri fa parte dello stesso sistema stellare di Alfa Centauri A e Alfa Centauri B. Sono le stelle più vicine alla Terra. In particolare, Proxima Centauri è la stella più vicina, a soli (si fa per dire) 4.22 anni luce, e cioè ad una distanza che la luce percorre in 4.22 anni! Per farvi capire di quali distanze parliamo, la luce del Sole arriva sulla Terra in 8.33 minuti. Cioè Proxima b è circa 270 mila volte più lontana del Sole! Sull’argomento leggi anche “Ho sposato un’aliena” ma ho litigato con la fisica – Fisica nei film.

Due considerazioni a riguardo.

1) Conosciamo una miriade di pianeti extrasolari, cioè non appartenenti al sistema solare (più di 3500, vedi qui). Abbiamo osservato un numero sterminato di galassie nell’Universo, e quindi sterminato è il numero di pianeti extrasolari. Su alcuni di questi pianeti si potrebbero creare le condizioni per la vita. Questo accade se il pianeta è nella cosiddetta Zona Abitabile, e cioè se è abbastanza vicino ad una stella con le giuste proprietà, ma non troppo. La ricerca dei pianeti extrasolari è una delle ricerche di punta dell’astrofisica moderna.

2) Seppur riuscissimo a viaggiare a velocità di 100000 km/h in maniera imperterrita, arriveremmo alla stella in circa 45000 anni, quindi il viaggio spaziale in tal senso è improponibile, anche per raggiungere la stella più vicina. Per superare questa difficoltà, e poter immaginare di raggiungere pianeti extrasolari, esistono 2 possibilità:

  • si potrebbero creare delle astronavi che ospitino civiltà intere, che viaggino per millenni o centinaia di migliaia di anni nello spazio, una sorta di piccoli pianeti in movimento, per raggiungere pianeti abitabili.
  • in futuro si potrebbero scoprire modi inusuali di viaggiare nell’Universo, modi ai quali la scienza non è ancora arrivata, ma che non esclude affatto. In questa direzione vanno i motori a curvatura di Star Trek, idee fantasiose di Hollywood, ma forse neanche troppo fantastiche in un lontano futuro.

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